Con
l'uso di Internet si riescono ad
ottenere molteplici e dettagliati pacchetti di notizie a carattere Astronomico
su un dato argomento specifico.
Oggi la rete ci aggiorna con estrema facilità
in tempo reale. Unico handicap per alcuni è la gran quantità di dati scritti
in inglese, una lingua che la maggior parte di noi non mastica a dovere, ed una
ricerca in rete che non risulta sempre facile con siti che riportano notizie
poco diffuse ma, a volte, estremamente
importanti.
I
dati e le foto che si trovano sono, talvolta, davvero eccezionali e competono,
in qualità con quelle che vengono inserite sulla carta stampata e sulle riviste
di settore.
Ebbene
Internet
ci ha fornito, in questi anni informazioni e fotogrammi
che hanno permesso di ricercare notizie sul nostro vicino di casa, il
pianeta Marte. Novità che sono tuttora, oggetto di profonda riflessione.
In
America vi sono autori di pagine web che trattano con grande professionalità
argomenti particolari e di frontiera per quanto concerne il Sistema Solare come
ad esempio l'analisi dei dati per
la ricerca della vita sul pianeta "rosso".
Uno
dei siti più impegnativi è indubbiamente: www.enterprisemission.com
che contiene anche foto intriganti
a disposizione dell'utente e studi veramente pregevoli anche se non estremamente
dettagliati.
Raramente questo prezioso materiale
sul pianeta viene riportato sulle riviste nazionali di astronomia; noi siamo
probabilmente meno sensibili di quanti, al di là del mare, lavorano con maggior
coraggio ed abnegazione, spinti probabilmente, dalla linfa del "sogno
americano".
Ma
nostri siti, da qualche tempo, stanno dimostrando
maggiore sensibilità nell'inserire al loro interno, ricerche particolari. Uno
di questi è www.marsfiends.com
un sito che fa capo all'omonima Associazione allocata nella Repubblica di
S.Marino.
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E'
doveroso affermare che Internet sta riportando in luce questioni antiche come la
disputa su "The Face of Mars" la cosiddetta faccia su Marte.
Desidero
ricordare che in un precedente Meeting, accennai alla suggestione che si prov•,
anni fa, nel vedere due foto della NASA scattate dalle sonde Viking negli anni
70. Il fotogramma 35A72 (il più noto) e fotogramma 70A13 (diffuso solo in
seguito) che ritraevano un altopiano in forma di volto umano.
Tutt'ora il
rilievo, a differenza di quanto affermano in tanti, continua ad essere oggetto
di studio da parte di equipe di ricercatori d'oltre oceano. Una curiosità anche
da noi, valenti architetti, pensarono un qualcosa di simile, un gigantesco volto
da costruire nel deserto del Sahara ma il progetto è stato poi accantonato.
In
questa sede ricordiamo che, intorno alla questione "Face of
Mars" la NASA ha più volte generato impedimenti alla corretta diffusione
delle notizie. Un vero mistero. Strano trattandosi, secondo l'ente spaziale, di
un semplice altopiano informe.
Abbiamo
ancora in sede un filmato prodotto, alcuni anni or sono in occasione del
naufragio della sonda "Mars Observer" che evidenzia punti oscuri nella
vicenda della "faccia" come la temporanea sparizione, in una
successiva foto NASA dell'intero altopiano (dovuta ad un abile foto-ritocco)
riportata da una rivista tedesca e la diffusione, per anni come già
accennato, di una sola delle due foto del cosiddetto viso.
Solo in seguito è
stato pubblicato il secondo fotogramma che ha permesso di comporre immagini in
stereoscopia e confermare l'aspetto insolito dell'altopiano.
Tra
le strane procedure adottate dall' ente spaziale americano, la diffusione,
qualche anno fa (1998), di una "pessima" ripresa del medesimo rilievo
che chiaramente tendeva a confermare, ad ogni costo, la forma naturale della
mensa.
Nell'osservare
il fotogramma, presentato in TV, rimanemmo allibiti nel constatare le
profonde differenze, con le foto Viking, ma sorpresa: la foto venne rielaborata
e ridiffusa anche in rete.
Perchè questa ennesima macchinazione? Si nota,
intanto in questo fotogramma, nella rielaborazione, la presenza di rocce in
forma di narici ma le stesse sono perfettamente invisibili nell'ultima foto
quella pubblicata di recente in rete quest'anno
preceduta, mesi prima, da alcuni fotogrammi parziali dell'altopiano.
La foto
"definitiva" è molto simile alla seconda foto Viking (70A13) e
diversa in alcuni punti da quella rielaborata del 98. Ha generato sospetti
che essa sia stata sia stata abilmente ritoccata ispirandosi alla foto a bassa
risoluzione degli anni 70 la famosa 70A13.
Ma
se risulta difficile pensare a qualcosa di artificiale e di "evoluto"
presente su Marte, certamente non possiamo non parlare della visione, sul
pianeta, di numerosissimi "rivoli"
prodotti da liquido (acqua o anidride carbonica liquida) durante alcuni periodi
dell'anno.
Trattasi
di una notizia recente ma che non stata ancora considerata "rilevante"
(?!).
In
precedenza le riviste hanno pubblicato foto di numerosi solchi prodotti dal
recente passaggio di materiale liquido e nelle numerose foto del suolo marziano,
raccolte e pubblicate in gran parte solo su Internet, si vede benissimo la
presenza di rivoli dovuti a sostanze liquide che vengono giù da crinali e dune
del pianeta.
Due
ricerche parallele recentemente
pubblicate in America, una della Brown University e l'altra del Tecnology
Institute in Georgia, nelle persone di Jill England e Effrain Palermo, sono state presentati alla recente
Conferenza programmata dalla Società di Marte a Palo Alto in California.
Le
mappe permettono di analizzare la presenza di fuoriuscita di liquido sulla
superficie del pianeta. Questi rivoli sono stati fotografati in gran numero e
sul sito della nostra Associazione, inseriremo presto molte di queste foto.
Alcune
zone del pianeta sono interessate al fenomeno come Tarsis, che è anche stata
oggetto di attività vulcanica, ed il suo opposto a 180 gradi,
dall'altra parte della superficie di Marte,
nella terra di Arabia.
Ciò
presuppone anche l'influenza nel lontano passato, delle maree sul pianeta rosso,
come da noi con la Luna. Si pensa ad un altro corpo celeste che ha generato i
sollevamenti.
Tornando
alle sonde Viking. Ricordiamo che esse hanno avuto gran fortuna ed hanno
prodotto una notevole quantità di dati, tantissime foto (si parla di migliaia)
la maggior parte mai pubblicate dalla NASA, ed anche analisi al suolo effettuate
da uno dei laboratori automatici a bordo di una delle sonde. I dati non sono
stati mai elaborati come si doveva fino a poco tempo fa.
Coelum
di questo mese, pubblica una notizia già circolata su Internet. La
presenza di organismi viventi decodificata dal laboratorio chimico del Viking ma
non analizzata a suo tempo dagli
scienziati preposti alla elaborazione dei dati.
Un
primo commento: si è trattato di una svista, di analisi ritenute superficiali o
di "cover up" cosiddetto solito insabbiamento delle notizie?
Non
è corretto che informazioni inedite e così importanti , provenienti da un
altro pianeta, siano state sottovalutate non analizzate, dimenticate nel
cassetto come oggi si afferma. E' un offesa nei confronti di tanti valenti
studiosi che non lavorano alla NASA e dedicano la propria vita in
direzione di quelle cle che possiamo definire le vere scoperte epocali come la
ricerca della vita oltre la terra.
Ma
possiamo anche permetterci di pensare che la notizia è emersa di recente solo
perchè, da più parti, si afferma
che la linfa vitale è ben presente in tanti angoli dell'universo, molto di
quanto si creda.
Altri
dati giungono in queste ore dall'est con la recente scoperta di alghe
in meteoriti.
Ancora
una notizia, questa volta già confermata su "Coelum" di settembre: ACQUA
intorno alla stella CW LEONIS.
Certo,
con l'ausilio di strumenti sempre più perfezionati e potenti, si scopre che
proprio l'acqua, ormai accreditata fonte di vita, è ben presente
nell'universo, soprattutto negli spazi interstellari (vedi art. Coelum -
pag.38).
La
strada verso scoperte incredibili è gia tracciata e gli scettici ad oltranza
non potranno
per molto tempo deridere questa incontrovertibile realtà.
Riccardo GIULIANI.
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