Un
idea inedita
è stata da noi applicata l'autunno scorso
(autinno 2003), ad
una Webcam della Philips modello Toucam
Pro II per produrre, con facilità estrema,
fotogrammi del cielo.
I risultati vanno oltre le normali possibilità della cam usata in modo standard
(singolo fotogramma) o per foto planetarie.
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Il sistema
"ADIACAM",
da noi pensato, è composto da in sistema
semplicissimo
ma può essre anche usato con la web collegata al
telescopio come per le foto planetarie.
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a - Un semplice cavalletto fotografico
o altro semplice supporto idoneo.
(Va bene finanche il precario treppiede in dotazione alla webcam)
b
- Un teleobiettivo
o
obiettivo a corta focale (50, 70mm.)
da abbinare alla Toucam.
Anche l'obiettivo
originale
della web va benissimo.
c
- Un computer,
meglio se un portatile.
d
- Un programma
atto a sommare i fotogrammi di un filmato
(Es:
Registax
che è gratuito).
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La
semplicità di ripresa è strabiliante
e non richiede alcun inseguimento.
Procedura:
1- Posizionare la webcam sul cavalletto.
2
- Attraverso il monitor del computer inquadrare la zona di cielo prescelta o
l'oggetto celeste idoneo alla ripresa.
3
- Far partire la registrazione di un filmato, attraverso un programma
opportuno.
Esempio:
K3CCD che produce un
filmato AVI (un treno di immagini BMP)
4
- Sommare con Registax i fotogrammi puntando su una stella luminosa,
attraverso un programma di compositazione ottenendo la foto finale.
5- Per evidenziare le zone deboli e l'oggetto
deep sky, ad esempio le stelle di M13 o M22, (il fotogramma somma sembrerà,
infatti, simile ad un singolo fotogramma del video) è bene procedere con un
programma idoneo: IRIS, Astroart, Maxim.
Con DDP ecc.
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Alcuni esperimenti hanno permesso di raggiungere (dopo l'elaborazione del
fotogramma-somma magnitudini di tutto rispetto
(11^) con filmati da 1000, 2000 fotogrammi con la web (senza il suo obiettivo
originale) applicata ad un obiettivo fotografico 75mm.
Ripetiamo.
La webcam non è stata assolutamente modificata per aumentarne la posa e non
abbiamo applicato alcun sistema di raffreddamento.
Si eliminano, con tal metodo, anche i pixel caldi (che compaiono poi come
leggeri strisce) e la granulosità dell'immagine che risulta ridotta nel
fotogramma finale.
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Una raccomandazione.
In caso montate l'obiettivo esterno, usare dispositivi a corta o cortissima
focale (50, 70, 80mm.) per evitare che l'oggetto scelto, in seguito alla
rotazione terrestre, esca durante la generazione del filmato dal campo
inquadrato. In questo caso la ripresa utile risultèrà di minore durata con un
risultato, ovviamente, meno valido.
Se usate l'obiettivo originale della web sommando i fotogrammi incorrerete
nell'effetto di rotazione di campo.
In pratica, allineando su una stella, vedrete nel fotogramma finale tutte le
stelle che girano intorno.
Questo effetto è quasi nullo se fotografate nelle aree dell'equatore celeste (ad
esempio le costellazioni di Orione, Vergine, Aquila, ecc.)
Per eliminare l'effetto della rotazione di campo vanno usti per
la somma programmi come Registar (non Registax) Iris, Astroart,
ecc.)
Con obiettivi applicati da 50, 75mm. (vedi foto) l'effetto
rotazione di campo è molto minore in particolare nei pressi
dell'equatore.
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